Milano 15/4/2014 Nonostante sia dannoso, inutile, disfunzionale, diseconomico, un buco nero dove vengono ogni giorno violati i diritti dei cittadini stranieri reclusi, riapre il Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Milano in Via Corelli.
O
meglio, il fatto che sia dannoso, inutile, disfunzionale,
diseconomico, un buco nero dove vengono ogni giorno violati i
diritti dei cittadini stranieri reclusi, non ha nessuna
rilevanza perché l’obiettivo del centro non è né
l’identificazione, né l’espulsione, né tantomeno
l’accoglienza, ma il controllo.
Nella stessa logica è prevista anche l’apertura del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) entro la fine dell’anno.
Nella stessa logica è prevista anche l’apertura del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) entro la fine dell’anno.
“Con la riapertura del CIE
e del CARA di Milano riapre, in grande stile, la stagione
del controllo, l’unica risposta che, da sempre, la politica
riesce a dare al fenomeno migratorio.”
Dichiara Luca Cusani, presidente del Naga. “Dato che la
ristrutturazione è avvenuta a seguito di una distruzione da
parte dei detenuti e visto che le ribellioni interne sono
state l’unica vera forma di contrasto ai CIE, immaginiamo
che la nuova versione del CIE conterrà strumenti e
dispositivi che tenteranno di neutralizzare ogni forma di
rivolta attraverso meccanismi di sottomissione e costrizione”
prosegue il presidente del Naga. “Nel vuoto abissale della
politica è evidente, una volta di più, che l'ordine pubblico
e le carceri rimangono i soli strumenti per non-
affrontare
l’immigrazione: un fenomeno della realtà e non un’emergenza
da dover controllare!” conclude Luca Cusani.
Il
Naga si augura che con la riapertura del CIE di via Corelli si
riaprirà non solo la stagione del controllo, ma anche quella
delle risposte forti da parte della città che, ci auguriamo
anche con la voce del suo sindaco, ripudia ogni forma di
discriminazione, reclusione e razzismo.
Info: Naga Cell 3491603305 - www.naga.it - naga@naga.it