BRUGHERIO, MONZA, BRIANZA – Attorno ai due anni i bambini attraversano un’importante tappa del loro sviluppo psicologico che lo psichiatra infantile Spitz ha definito fase del “terzo organizzatore psichico” o “fase del No”. Il No sancisce la completa separazione dall’adulto che viene riconosciuto come una persona diversa da sè; è così che il nostro bambino vuole dimostrarci la propria personalità in contrapposizione alla nostra.
È proprio da noi adulti che il bambino
scopre il significato del No: soprattutto dopo i due anni diventa
fondamentale che ogni genitore, nella massima coerenza, impari a
presentare dei limiti al proprio bambino, delineando con fermezza ciò
che è possibile o non è lecito fare. Se non sarà presente coerenza il
nostro bambino vivrà in continua tensione, non sapendo mai se le proprie
speranze saranno o meno soddisfatte. Imparare a porre dei limiti e a
dire No è molto importante per il suo sviluppo: la riluttanza di un
genitore a porsi con fermezza potrà infatti generare in lui grandi
problematiche.
Un bambino abituato ad averla sempre vinta non imparerà mai a
scendere a compromessi, vivendo con difficoltà il confronto con i pari e
non riuscendo a stabilire con essi un rapporto di condivisione.
Difendere sempre e indiscriminatamente il nostro bambino potrà rivelarsi
dannoso poichè così facendo gli rimanderemo un messaggio ambiguo
rispetto alla correttezza delle proprie azioni; non sentendosi compreso e
non trovando nell’adulto una persona che lo possa aiutare a gestire i
propri sentimenti il piccolo cercherà di gestirli autonomamente e non
sempre in maniera corretta.I limiti sono perciò estremamente importanti per la crescita di ogni bambino: essi non sono infatti soltanto delle restrizioni ma anche confini entro i quali potrà sentirsi al sicuro. Dovendo fare i conti con un limite il bambino imparerà a risolvere un conflitto e ad utilizzare le proprie risorse per affrontare le frustrazioni, apprendendo ad essere paziente e flessibile. La fermezza della mamma sarà molto importante al fine di offrirgli contenimento.
Tavolta di fronte ad un limite il nostro bambino potrà reagire con accessi di collera. Di fronte a queste manifestazioni sarà molto importante il nostro modo di porci: solo imparando a contare fino a dieci prima di agire e non facendoci trascinare all’interno del conflitto potremo offrire contenimento fisico e vocale attraverso la nostra presenza. Con il tempo il bambino imparerà a tradurre in parole le proprie emozioni inserendo un intervallo tra il sentimento e l’azione ed affrontando così le frustrazioni con maggiore serenità.