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AGGIORNAMENTI DA SITI E BLOG

giovedì 30 luglio 2015

ANIMAZIONE SOCIALE


                                                                Gentile lettrice/lettore,
esce il numero 292, il quinto del 2015. Ecco i principali contenuti (aggiornamenti costanti su facebook.com/animazione.sociale):
>> Possiamo vivere insieme senza «l’altro»?  Oggi alla solidarietà verso gli intimi corrisponde l'insensibilità verso gli estranei. L’operatore sociale può favorire l'interiorizzazione dell'altro nel discorso pubblico? Intervista allo psicanalista francese Jean-Pierre Lebrun
>>  Impegnarsi oggi in campo sociale  Quando si opera nel sociale ci si propone di migliorare le condizioni di vita di singoli e gruppi. Ma in una società così variegata e complessa cos'è «meglio»? Quali bussole ci possono orientare? Di Franca Olivetti Manoukian
>> Dieci questioni di agenda politica sulle sostanze  Serve una nuova agenda culturale e politica per una società che intenda misurarsi con le molte sofferenze connesse ai consumi di sostanze psicoattive. Di Leopoldo Grosso
>>  Il volontariato come luogo rigeneratore del noi  Da sempre il volontariato è il luogo in cui le persone perseguono la ricerca del Noi perché si rendono conto che l'Io è una dimensione troppo angusta in cui pensare la vita. Come accompagnare l'evoluzione del volontariato nei nostri territori? Inserto a cura del Centro di Servizi per il Volontariato di Bergamo
>> Coltivando convivenza in un condominio  Sono molti i cittadini che stanno provando a uscire dalla propria solitudine e a co-produrre concreti beni comuni, con l'accompagnamento di animatori e scelte di politiche locali. Di Davide Boniforti e Benedetta Rho
>> Cos'è realmente in gioco nel ridurre i consumi a scuola  Spesso nei percorsi educativi e didattici legati all'educazione ambientale manca l’incontro con le sfide del reale. Come evitare linguaggi stanchi, che non agganciano né allievi né insegnanti? Di Antonio Castagna
>> Cos'è possibile con i ragazzi in difficoltà a scuola?  Per arginare la dispersione scolastica occorre prevedere momenti di vita scolastica ed extrascolatica in cui i ragazzi possano fare i conti con il caos che li sommerge, fino a ritrovare il desiderio di formazione. Di Massimiliano Anzivino
>> Nel Bazar > Perché la cooperazione sociale deve prendersi spazi di mercato senza attenderli per statuto (Giovanni Teneggi> La scuola raccontata dalla parte degli ultimi: i rom (Andrea Bortolotti> Le Locande sociali ci portano a Bresso (Mi) dove la Cooperativa Lotta contro l'emarginazione propone il “pranzo sospeso” (Roberto Camarlinghi).

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Buona lettura! 
La redazione di Animazione Sociale

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Animazione Sociale - mensile per gli operatori sociali
Edito dal Gruppo Abele
c.so Trapani 91/b - 10141 Torino
tel. 011 3841048 - fax 011 3841047

venerdì 10 luglio 2015

MILIONIDIPASSI

Per noi non sono clandestini ma persone in fuga! Sei con noi? Aderisci all’appello http://bit.ly/milionidipassi

Posted by Medici Senza Frontiere on Mercoledì 8 luglio 2015

sabato 4 luglio 2015

Innovazione. Il Comune apre la call per formare i giovani sull'imprenditoria sociale


Da: Comunicazione.UfficioStampa@comune.milano.it
Data: 04 luglio 2015 14:02:59 CEST
Oggetto: Innovazione. Il Comune apre la call per formare i giovani sull'imprenditoria sociale
INNOVAZIONE. IL COMUNE APRE LA CALL PER FORMARE I GIOVANI SULL'IMPRENDITORIA SOCIALE

Tajani: “Con Milan Young Citizens diamo la possibilità a 18 ragazzi di beneficiare di una formazione gratuita di alto livello sui temi del co-design dei servizi: così le idee diventano progetti concreti d’innovazione sociale”
Milano, 4 luglio 2015 – I giovani diventano imprenditori sociali grazie al Comune. Si apre lunedì 6 luglio la call dell’assessorato alle Politiche per il Lavoro e  Sviluppo economico  per la ricerca dei destinatari del progetto “MYC - Milan Young Citizens: la partecipazione dei giovani per il futuro della città”. Il progetto del Comune di Milano, nato grazie alla collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini, The Hub S.r.l., Associazione Culturale Aprile, ARCI Milano, Acca Più S.r.l., Avanzi S.r.l., Make a Cube S.r.l. e finanziato dall’ANCI, mira a incentivare pratiche di micro-imprenditorialità a vocazione sociale, valorizzando la creatività e le potenzialità dei giovani della città metropolitana.

“Grazie a 'MYC-Milan Young Citizens: la partecipazione dei giovani per il futuro della città' aggiungiamo uno strumento ulteriore all’azione dell’Amministrazione, volta a stimolare i giovani milanesi a credere nelle loro potenzialità, sostenendoli con adeguati percorsi di formazione e di incubazione: così le loro intuizioni si trasformeranno in concreti progetti d’impresa” commenta  l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani, che prosegue: “In quattro anni abbiano contribuito a far nascere sei incubatori d’impresa, cui presto se ne aggiugeranno altri due, dall’alimentare al tecnologico passando per il sociale e la green economy, per circa 318  start-up che hanno permesso a tanti giovani di trovare un'opportunità occupazionale e di esplorare nuovi settori confrontandosi con il mercato, i bisogni e le richieste di consumatori e imprese”.

I giovani cittadini di Milano e provincia saranno coinvolti in un processo di costruzione condivisa sia per quanto concerne nuovi progetti d’impresa, sia per quanto riguarda la creazione di nuove professionalità spendibili nel mercato del lavoro.
La call è volta a selezionare 18 giovani tra i 18 e i 35 anni per partecipare a un processo di formazione composto da workshop e attività learning by doing. Alla fine del percorso i giovani partecipanti saranno in grado di condurre gruppi con la metodologia del co-design dei servizi per la generazione di idee imprenditoriali.
Le competenze acquisite dai 18 selezionati saranno condivise e messe a disposizione di gruppi di lavoro formati da studenti e giovani NEET (in una dinamica “peer to peer”) con i quali verranno immaginate idee e intuizioni da sviluppare nei due incubatori comunali FabriQ ed ex Ansaldo. Le idee migliori saranno premiate e potranno trasformarsi in veri progetti di micro-imprenditorialità giovanile orientati all’innovazione sociale e incubati presso le due strutture comunali, al fine di iniziare veri percorsi di crescita che trasformino l’idea in un concreto progetto d’impresa.
Ai soggetti interessati è richiesta la disponibilità di circa 30 giornate complessive nell’arco di 6 mesi a partire da ottobre 2015.  Per ognuno dei partecipanti è previsto un rimborso spese di mille euro.
Tutte le informazioni per partecipare al progetto “MYC - Milan Young Citizens: la partecipazione dei giovani per il futuro della città” sono disponibili sul sito della Fondazione Giacomo Brodolini, http://www.fondazionebrodolini.it/node/10890