Visualizzazioni totali

AGGIORNAMENTI DA SITI E BLOG

martedì 25 novembre 2014

STUDENTI VOLONTARI: SIGLATO IL PROTOCOLLO FRA MIUR E CNV

Associazione 21 luglio 8 h · Modificato · UNA SPLENDIDA NOTIZIA!. Insieme abbiamo vinto una battaglia importantissima per i ‪#‎dirittiumani‬: Leroy Merlin ha fatto un passo indietro sul nuovo campo ‪#‎rom‬ a La Barbuta. Vorremmo ringraziarvi uno a uno per aver aderito alla nostra Campagna, per aver fatto passaparola e letteralmente invaso di email i dirigenti della multinazionale dicendo loro che i campi sono ghetti! E un sentito grazie anche a ‪#‎LeroyMerlin‬ per il sereno e costruttivo dialogo intercorso tra di noi in queste settimane.

lunedì 17 novembre 2014

RACCOLTA FONDI PER IL Ce.A.S. (Centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS)

segreteria@ceasmarotta.it
1503395_291481734373991_1088888315511858664_n

Una seconda esondazione ha colpito il CeAS più forte della prima, l’acqua è arrivata violenta distruggendo il poco che aveva lasciato intatto la prima volta. La furia dell’acqua è stata così forte che ha distrutto dei muri e divelto alcune porte e non sembra voler smettere di piovere. Noi vogliamo gridare forte che siamo #PiùFortiDellAcqua, ma abbiamo bisogno dell’aiuto e della solidarietà di ognuno di voi per vincere la partita, scendi in campo!
Per chi volesse fare una donazione, può dare il suo contributo tramite:
Banca prossima
IT08R0335901600100000000470
Ceas centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS
Causale: Esondazione lambro 2014

Sono benvenuti volontari per spalare, ripulire e rimettere in sesto tutti gli spazi del centro. Responsabile delle squadre volontari: Francesco Casali: 393.9015594

domenica 16 novembre 2014

IL CE.A.S DOPO L'ULTERIORE PIENA. AIUTO!

#Ce.A.S: foto oggi della nostra sede allagata al parco ‪#‎Lambro‬.

sabato 15 novembre 2014

SOLIDARIETA': IL CE.A.S. ALLUVIONATO CHIEDE AIUTO!


















Il maltempo di questi giorni ha colpito tanti luoghi della nostra città. Lo ha fatto per l’ennesima volta. E lo ha fatto in maniera più o meno violenta. Ha toccato Niguarda, con il Seveso che per l’ennesima volta è esondato. Ha colpito anche il quartiere Isola. Ed è arrivato a investire anche il Parco Lambro. Già altre volte le comunità che lì hanno trovato casa erano state evacuate per precauzione. Questa volta invece le preoccupazioni sono diventate realtà.
Quando, il giorno dopo, sono arrivato alla sede del CeAS, quel Centro Ambrosiano di Solidarietà che amo e sostengo da tempo, ho provato una forte emozione. Il CeAS è un piccolo esempio di solidarietà vera e di coesione sociale. Lì vi abitano tante persone, molto diverse da loro, tutte segnate da qualche fragilità, che insieme convivono e cercano, ognuno a suo modo, di ritrovare l’autonomia. Ecco, ieri, mi sono ritrovato di fronte ad almeno 80 centimetri di acqua che ricoprivano i tanti luoghi che compongono questo “Villaggio solidale”. Sommerse le case delle famiglie in difficoltà abitative, sommersi gli spazi comuni dove i più piccoli giocavano e i più grandi studiavano, sommersi gli uffici di educatori e volontari, sommersa la cucina dove le donne rom ospiti del CeAS avevano iniziato un progetto di panificazione cui tengo particolarmente.
Sommerso, e completamente rovinato, anche il campo da calcetto in erba sintetica posto al centro degli spazi del CeAS. E questa perdita, per quanto possa sembrare marginale di fronte ad un disastro ben più grande, è una perdita che mi ha colpito particolarmente. Questo era il campo su cui è nato il primo Inter Campus in Italia, voluto, sostenuto e sempre seguito dalla stessa famiglia Moratti. Qui, seguiti da allenatori competenti e, a volte, anche da grandi campioni, giocavano i ragazzi accolti dal CeAS, ma anche altri giovani provenienti da realtà d’accoglienza e dal territorio. Era un esempio della convivialità delle differenze, di quando sia faticoso, ma soprattutto, bello e arricchente stare insieme, creando occasioni di incontro, conoscenza e divertimento.
Di fronte a questo triste spettacolo, la forza di reagire me l’hanno trasmessa innanzitutto gli operatori, i volontari e gli ospiti del CeAS, con la dignità con la quale hanno affrontato l’evacuazione, con la pazienza con cui hanno accettato una sistemazione provvisoria e inadeguata, con la voglia di darsi da fare per rimettere tutto a posto. Come era prima.
I danni però sono tanti, dal riscaldamento agli impianti, dai pavimenti ai mobili. Le spese che andranno affrontate rischiano di mettere in discussione la sostenibilità economica del CeAS, già segnata dai ritardi dei pagamenti delle rette da parte degli enti pubblici. Quello che hanno creato due giorni di piogge è un disastro che il CeAS non può affrontare da solo. Il rischio, altrimenti, è la chiusura. Per continuare, questa preziosa esperienza, ha bisogno dell’aiuto di tutta la città, a cominciare dal Comune che si è mostrato subito vicino con la visita dell’assessore Granelli.
Non sono parole di recriminazione, le mie, ma una paziente richiesta. È una domanda che nasce spontanea, un appello accorato fatto con le maniche rimboccate di chi, oltre a chiedere, ha già iniziato a darsi da fare. Al CeAS hanno già cominciato a farlo. Io, da parte mia, voglio innanzitutto mettere a disposizione la mia voce e affermare forte: “Salviamo il CeAS”. Ci stiamo avvicinando al derby di Milano con Milan e Inter che faranno del loro meglio per vincere la sfida in programma fra una settimana. Ecco, sogno di vedere la stessa passione che anima la stracittadina, lo stesso coinvolgimento, lo stesso impegno nel dare un contributo, piccolo o grande, come volontari o come donatori, per salvare il CeAS. E il suo campo da calcio dove in tanti, prima che arrivasse l’acqua a portarselo via, si sono sentiti tanto bene da immaginare di essere a San Siro. Quel rettangolo di gioco è il simbolo di un progetto d’accoglienza che merita di continuare.

Don Virginio Colmegna (Repubblica)

http://video.sky.it/news/cronaca/maltempo_lombardia_le_parole_di_don_virginio_colmegna/v221218.vid

http://video.sky.it/news/cronaca/maltempo_lombardia_esonda_il_fiume_lambro/v221229.vid

venerdì 14 novembre 2014

APPELLO URGENTE: IL Ce.A.S. alluvionato chiede aiuto

Da mercoledì sera, le strutture del CeAS, il Centro Ambrosiano di Solidarietà Onlus, che ospita 73 persone, tra adulti con problemi di salute mentale, mamme sole con figli, ex tossicodipendenti e famiglie rom in difficoltà, è inagibile a causa dell'esondazione del vicino fiume Lambro. I locali del centro sono ancora adesso sotto 80 centimetri d'acqua e fango che li renderanno inagibili per un periodo non ancora definibile, ma non certo breve, a una prima valutazione dei danni.
È urgente quindi trovare una sistemazione dignitosa e adeguata a queste persone per i prossimi giorni, un luogo alternativo alla struttura messa a disposizione in emergenza dal Comune di Milano nelle tensostrutture di via Cambini, che normalmente ospitano dei campi da tennis. Nelle stesse condizioni degli ospiti del CeAS si trovano al momento anche le persone accolte dalla casa alloggio La strada San Genesio.
“Ringrazio il Comune per aver messo a disposizione tempestivamente un luogo dove gli ospiti del CeAS e delle altre comunità hanno potuto passare una notte all'asciutto in questa situazione di emergenza che purtroppo coinvolge varie parti della città”, ha dichiarato don Virginio Colmegna, consigliere del CeAS e presidente della Casa della carità, che si fa portavoce di un appello a tutta Milano.
“La tensostruttura di via Cambini, però è inadeguata alla permanenza di persone che presentano tutte, chi più chi meno, problemi di salute o situazioni di fragilità” spiega Linda Donini, direttrice del CeAS.
“Già tredici di queste sono state accolte ieri sera con urgenza nei locali della Casa della carità” aggiunge don Colmegna. “Ora è urgente trovare un'alternativa a questo centro sportivo. Chiedo uno sforzo in tempi brevi a tutti e chiedo anche di farsi avanti a quei privati che potessero mettere a disposizione soluzioni temporanee ma dignitose”.
Oltre all'appello per una nuova sistemazione temporanea degli ospiti, dal CeAS, arriva anche la richiesta di aiuto per far tornare il prima possibile agibile la struttura del parco Lambro. Sono benvenuti, volontari per spalare, ripulire e rimettere in sesto tutti gli spazi del centro. Per informazioni, contattare Francesco Casali: 393.9015594

venerdì 7 novembre 2014

DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE